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Sergio Fumich
QUADERNO DI HAIKU

Samizdat / Omnia
Keraunia - Rivista di Poesia
Brembio (Lo), 1995
http://utenti.lycos.it/fumich/e_texts/haiku.html

Il quaderno contiene haiku scritti dal 1989 al 1995. Alcuni sono stati pubblicati nella raccolta di poesie Strafanici, altri (tra cui Girando per Corso di Porta Romana, premio "Primavera 1990" della rivista "Il Grillo") nell'antologia Il Salotto Letterario di Lodi 1980-1990, edita dalla Prometheus Editrice, altri ancora nella rubrica di poesia Il Setaccio del quotidiano di Lodi "Il Cittadino".

 

Palpiti e silenzi

HAIKU

I
Frullo d'ali di farfalla
maliardo canto
di sirene



II
Di diciassette palpiti
rubati all'universo
scrigno



VITA

Sento che te ne vai,
sfrigolando
come una candela.



OMERO

Ritrovo sogni
tra le pagine
d'un libro polveroso.



MERIGGI DI FESTA

Pensieri che frullano,
come passeri
sul cornicione.



DESIDERIO DI POESIA

La pagina bianca,
aspetta parole
come carezze.



NOT MASKERABLE INTERRUPT

Insistente
strilla il telefono
la sua impazienza al mondo.



ALBUM DI FOTOGRAFIE

E di noi che resterà?...
forse un sorriso
su carta Kodak.



SAN MARTINO

Ferme pietre miliari
colline, pianura
sabbia e vento.

*

Un maglione a fiori...
ah, scorrazzare
cucciolo tra l'erbe!



MEDIA '92

Lori i scancela,
ogni giorno che passa,
una parola.

*

Ah, mondo de ruzada,
amara come
piova de autuno.



GENNAIO 1991

Rombano croci di vento nel cielo
di Bagdad,
lagrima.



AUTUNNO SUL LARIO

Il monte nasce
dalle acque luccicanti,
bimbo già vecchio.

*

Occhiali scuri,
riflettono universi
d'indifferenza.

*

Il gatto bianco
d'una maglietta sogna
occhi amorosi.

 

Girando Milano

GIRANDO PER CORSO DI PORTA ROMANA

Rettangoli d'azzurro
mi tiro dietro
come aquiloni.



VETROCEMENTO

Finestre senza palpebre
contano i passi
del tramonto.



STRADE

Strade ai margini
della città, serpenti,
strisciano grigie.



ESTATE MILANESE

Sole tanto vie vuote,
l'ombra tradisce
passo che striscia.



STAZIONE DI LAMBRATE

Piove a dirotto
sul binario otto un sorriso
si fa ombrello.



ED IL TRENO VA

Acini d'acqua scoppiano
sul vetro parole
urlate.



MILANO CENTRALE

Passeri neri
tra binari imbiancati,
beccano pane.



*

Perdere il treno
per pochi passi, foglia
dimenticata.


Tra i Monti Pallidi


DOLOMITEN HÖHENWEG

Tra dolomie sbrecciate,
sbiluciano azzurre
genzianelle.



CORVI

Gracchiano neri
gabbiani su mari
di gonfia bambagia.



ENROSADIRA COLLESE

S'arrosa acceso il Pelmo,
ultimo stizzo
del sol morente



SOPPAUSE

Nuvole svelte
tentano passi al ritmo
delle cicale.



NOVILUNIO D'AGOSTO

Scintillano stelle
di strada in una notte
senza luna.



FERRAGOSTO IN VAL FIORENTINA

Come navi all'imbarco,
campane a festa
chiamano anime.



SENTIERO 437

Tra i pini un gracchiare
beffardo misura
passi in salita.



CALA LA SERA

Ultimi stizzi
s'arrosano le cime,
il sol s'addorme.



*

Si gonfia il paese,
di sapone effimera
bolla lucente.



COL DI LANA

Monte di lave
di sangue rappreso
di volti smarriti



DISGELO

Arabeschi di cristallo
adornano chiome
dormienti.



CATTIVA DIGESTIONE

Notte di lamie e larve,
modica quantità
di Orco e würstel.



*

Bianca, sul Pelmo,
la balena volante
dei sogni posa.



*

Nell'aria pigra
gli striduli violini
delle cicale.



*

Passi su passi,
improvviso sentore
di funghi ascosi.



*

Corvi nel vento,
un tepore di pino
nell'aria tersa.


Haiku dell'altra estate


*

Pianto di foglie
ed improvvisa notte,
ma il sogno torna.



*

Alla finestra
seduta, il giorno cola
tra pieghe d'ombra.



*

Dodici e dieci,
nella piazza silenzio,
ombre che vanno.



*

Portici d'ombre,
vento, gioco col sole
a rimpiattino.



*

Sette gradini,
il richiamo d'un treno
di là dal muro.



*

Racchiuso il cielo
nella fontana, un soldo,
l'acqua s'increspa.



*

Tre le finestre...
rovinano figure,
cieca prigione.



*

Nubi silenti,
luna, un fruscolo crocchia
sotto le scarpe.


Carso e altrove


VICOLO

Dormono al sole
i camini dei tetti,
passeri, passi.



BOSCO DI SANTA CROCE

Nel tuo infinito
di foglie mi porta
per mano il vento.



CARSO DI AURISINA

Mi dimentico
tra tremule dune
di rosso sommacco.



*

Sui rami spogli
passeri foglie fingono
dimenticate.



MADRE

Mentre tramonti
la mia mano si aggrappa
alla tua sedia.



*

Una pisciata
di cane, qua son stato,
l'albero è mio!



AUTUNNO DI LÀ DAL VETRO

Verdi e marroni
e grigie lontananze,
un ramo spoglio.



NOTTURNO

Passi ghiaiosi
nel cortile velato
da antiche lune.



NOTTURNO

Dove silenzio
qualcuno fuori notte
di luna e vento



*

Neve e la bora
e 'l Llanto por Ignacio
sul comodino



*

Murales d'ombre
sulle case splendenti
abbozza il sole.



SERA

Nubi sul grigio
la linea dei tetti
una finestra.



CARSO NOTTURNO

Legni di luna
desolata petraia
ventre di ghiaccio



GIARDINO INVERNALE

Reti di brina
labirinti di ragni
un pettirosso



*

Morte negli occhi
e un profumo di viole,
sogno ricordi.



*

Di blu dipinte,
parole fanno il cielo.
Non c'è vento oggi.